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NEWS - In primo piano
3 febbraio 2018 budrio (bo)
2^ grigliata di finanziamento per il restauro del Bianchi civis
27 maggio 2018
3° raduno del centenario grandi trasporti
- registrazione a conegliano ed a portogruaro dove si terra' la grande sfilata a conclusione del raduno nazionale anai (in collabora
zione con il Club Serenissima storico)
13 maggio
2017
2° raduno centenario grandi trasporti
conegliano (appuntamento ore 8,30 via Filzi di fronte alla sede del Club Serenissima storico)
9 aprile 2017 gita al Ponte della Venturina- visita alla collezione moto e auto dei Fratelli Mori (8,30 rotonda Biagi Casalecchio di Reno)
16 -17 giugno visita al museo storico della motorizzazionie ROMA
28 maggio 2016
centenario dei grandi trasporti
raduno a conegliano in collaborazione con il club serenissima (visita al museo della guerra di vittorio veneto ed al sacrario del montello)
8 novembre 2015 raduno auto e moto d'epoca 6° memorial cap.aut. e. Guizzardi a bologna Visita alla collezione Poggi di Castenaso (moto Yamaha da competizione) e mostra dei mezzi del rgt. Autieri di Budrio
autocarro bianchi civis entra a far parte della sezione di bologna
Nuove immagini della Sezione Autieri dell'Eritrea 1915 (donate dall'Autiere Martinengo), del 7° Centro Autieri (donate dall'Aut. M. Dolfi) e dell'avventura del Cav. Isola a Trieste nel 1954 ( cartoline e immagini)
Le ultime novità dal mondo degli Autieri d'Italia ... e tanto altro.
Il 23 novembre 1963, alle ore 14, morì Ettore GUIZZARDI.
Pioniere dell'automobile compì il memorabile raid "Pechino-Parigi", nel lontano 1907, insieme al principe Scipione BORGHESE ed al giornalista Luigi Barzini.
Ettore GUIZZARDI era nato il 16 gennaio 1881 a Budrio, in provincia di Bologna. Ancora ragazzo si trovò coinvolto in un incidente ferroviario nel quale perdette la vita il proprio padre.
Fu in quella circostanza che lo conobbe il principe Scipione Borghese che ne fece un abilissimo meccanico ed il suo uomo di fiducia. Da lui si fece poi sempre accompagnare nei suoi numerosi e spericolati viaggi automobilistici in Europa, in Asia Minore ed in Asia.
Partecipò da volontario alle due guerre mondiali come Ufficiale del Corpo Automobilistico facendosi apprezzare - specialmente nella prima - per le sue abilità professionali. Per tutta la vita si dedicò alla sua unica, vera, passione: l'automobile.
Chi lo conobbe potè vederlo fino ad un paio di mesi prima della morte col suo inseparabile sigaro in bocca, al volante di una decrepita 500 giardinetta (la mitica Topolino), con la quale si avventurava anche in notevoli viaggi.
Da uomo semplice e romantico quale era, non trasse benefici materiali dalle sue imprese e dalle sue capacità professionali e visse sempre povero ed onesto come povero ed onesto morì.